Il tennista romano, che ha voluto supportare i compagni da bordo campo a Bologna, ha parlato delle sue condizioni fisiche
Ci teneva così tanto a giocarla, la Coppa Davis, che, pur infortunato non ha voluto far mancare il suo apporto sulla panchina azzurra. Protagonista di un tifo da stadio, supportato dai preziosi consigli che un tennista di grande esperienza come lui può sempre dare soprattutto ai più giovani, Matteo Berrettini si è ritagliato il ruolo di tifoso nell’impresa della squadra azzurra alla Unipol Arena di Bologna.
Certo, scendere in campo sarebbe stata tutta un’altra storia, ma la sfortuna, qualche giorno prima, si era ancora accanita contro l’allievo di Vincenzo Santopadre. Sul cemento di New York infatti, nel match di secondo turno contro il francese Rinderknech, era arrivato l’ennesimo ritiro di una stagione che definire maledetta è dire poco. In una situazione di punteggio già abbastanza compromessa – l’azzurro era sotto di un set e un break – il romano si è arreso al dolore.
Dopo i tanti problemi ai muscoli addminali – gli stessi che causarono il clamoroso abbandono della contesa alle ATP Finals di Torino nell’anno di grazia 2021 – Matteo ha dovuto fare i conti con la caviglia. I tanti stop subiti dal tennista nel corso del 2023 hanno minato a tal punto la sua fiducia da condizionarlo anche mentalmente, non solo fisicamente, come lo stesso diretto interessato ha confermato nel corso di una recente intervista.
Berrettini a cuore aperto: il calvario raccontato dal tennista
Intercettato da Sky Sport proprio a margine degl incontri di Davis dei ragazzi di Filippo Volandri, Matteo ha parlato a cuore aperto del suo stato fisico e mentale. “La ripresa sta andando bene. Come avevo già detto, il mio infortunio è meno grave del previsto, fortunatamente o sfortunatamente ne ho avute tante di queste distorsioni e so quale sia il processo che mi aspetta. Sto meglio, dopo tutto quello che è successo quest’anno mi sentivo più infortunato dentro che fuori“, ha ammesso il 27enne.
“Ho dovuto recuperare soprattutto da questo punto di vista e devo dire che questi giorni a Bologna mi hanno aiutato molto a ritrovare le giuste sensazioni. Il pensiero che potrei giocare a Malaga è una motivazione in più“, ha concluso.
Giova ricordare che qualche settimana fa, subito dopo la scoppola subita dall’amico Lorenzo Sonego in quel di Stoccarda, Matteo era stato oggetto di incontrollate voci su un suo possibile ritiro. Che sarebbe stato tale a causa di una totale mancanza di fiducia generata proprio dai continui infortuni. Tutti i suoi tifosi sperano che finalmente l’incubo sia stato messo alle spalle.